La candidatura di Milano per l'Esposizione Universale 2015

 

Nutrire il pianeta, energia per la vita

Con il titolo Nutrire il pianeta, energia per la vita Milano e l’Italia si propongono di affrontare i grandi problemi dello sviluppo sostenibile, in particolare l’alimentazione, energia vitale del Pianeta, basata su un corretto e costante nutrimento del corpo e sul rispetto delle pratiche fondamentali di vita di ogni essere umano. Sarà uno straordinario evento che darà visibilità alla nostra tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni della manifestazione, riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali. Milano vuole così essere il luogo dove tutte le regioni italiane possano esprimersi e farsi conoscere, presentando prodotti, innovazione, professionalità, cultura, in stretta correlazione con il tema dell’Expo. "E’ possibile dare cibo e acqua, sani e sicuri, a tutti i popoli del mondo. Dobbiamo metterci all’opera in questa direzione per lavorare insieme su progetti concreti e obiettivi precisi” ha detto il Sindaco di Milano Letizia Moratti, indicando l’obiettivo dell’Expo.

Expo 2015 sarà organizzata nell’area della Fiera di Rho - Pero. Il polo fieristico milanese ha una superficie pari a un milione e cento mq ed è stato scelto per l’eccellente livello di collegamenti con l’Italia e con il mondo. Le previsioni dicono che saranno venduti 35 milioni di biglietti per visitare l’Expo.

 

L’alimentazione chiave centrale della società - “feeding the planet, energy for life”

L’alimentazione è l’energia vitale del Pianeta, necessaria per uno sviluppo sostenibile basato su un corretto e costante nutrimento del corpo, sul rispetto della vita e sulla salute di ogni essere umano.

I rapidi mutamenti sociali, economici e culturali hanno creato profonde modifiche nello stile di vita, in particolare nelle abitudini e disponibilità alimentari. Oggi l’intero sistema di mercato e scambio alimentare vive una fase di squilibrio: per poter risolvere questo problema bisogna aumentare la produzione di risorse alimentari senza distruggere l’ambiente. L’unica soluzione quindi è istaurare una collaborazione e una solidarietà “alimentare” tra i Paesi.

La genuinità e la diffusione di prodotti agro-alimentari, infatti, è innanzi tutto una necessità sociale, oltre a rappresentare un importante valore economico. Centrale è il ruolo del territorio, in quanto la qualità e la genuinità del cibo vanno di pari passo con la tradizione consolidata nelle attività di coltivazione e di allevamento dei popoli e delle comunità locali, frutto d’esperienze millenarie sulle quali oggi si innestano forti innovazioni scientifiche e tecnologiche.

Le istituzioni pubbliche, le imprese private, le associazioni umanitarie, le organizzazioni non governative, le rappresentanze dei consumatori e dei produttori promuovono, lungo l’intera filiera agro-alimentare, lo sviluppo dei sistemi economici e sociali di tutto il Pianeta.

La scelta di Milano e quindi dell’Italia per l’Expo 2015 di trattare il cibo come tema centrale è legata al rispetto per lo sviluppo della civiltà: il progresso, infatti, dovrebbe assicurare a qualsiasi cittadino un benessere personale.

Questa manifestazione sarà uno straordinario evento universale che darà visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni e riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il Pianeta.

Tema principale proposto dalla candidatura milanese per ospitare l’Expo del 2015 sarà “Feeding the Planet, Energy for Life”, ovvero i grandi problemi dello sviluppo sostenibile ed in particolare quelli legati all’alimentazione, energia vitale del Pianeta.

Questo tema ruoterà attorno a due concetti fondamentali:

  • Food safety o sicurezza alimentare, atta a garantire la genuinità dei prodotti alimentari attraverso controlli severi
  • Food security, cioè la garanzia per tutti di poter accedere al cibo e all’acqua necessari per il proprio bisogno, in modo da sconfiggere definitivamente la piaga della fame nel mondo.

L’Expo 2015 darà inoltre la possibilità di aprire importanti temi di lavoro e dibattiti, tra cui:

  • Rafforzare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione, vale a dire la sicurezza di avere cibo a sufficienza per vivere e la certezza di consumare cibo e acqua potabile;
  • Assicurare un’alimentazione sana e di qualità a tutti gli essere umani per eliminare la fame, la sete, la mortalità infantile e la malnutrizione;
  • Prevenire le grandi malattie sociali della nostra epoca;
  • Innovare con la ricerca, la tecnologia e l’impresa l’intera filiera alimentare;
  • Educare ad una corretta alimentazione per favorire nuovi stili di vita in particolare per i bambini, gli adolescenti, i diversamente abili e gli anziani.

L’Expo 2015 offrirà, inoltre, una grande opportunità di comunicazione e di promozione alle comunità produttive di base, agli agricoltori, alle imprese alimentari, alla catena della logistica e della distribuzione, al comparto della ristorazione, ai centri di ricerca e alle aziende.

Il vasto tema della sicurezza e della qualità alimentare per uno sviluppo sostenibile del Pianeta comprende anche tematiche specifiche di interesse universale che rappresentano, a tutti gli effetti, i sottotemi del tema proposto da Milano/Italia:

  • Scienza per la sicurezza e la qualità alimentare
    Si intende offrire un momento di confronto alla comunità scientifica internazionale per fare il punto sulle più recenti innovazioni che tutelano la salute del consumatore finale
  • Innovazione nella filiera alimentare
    Si riconosce un ruolo centrale all’innovazione in tutta la filiera alimentare, affinché ognuna delle fasi produttive possa aggiungere valore, in termini di produttività e di salvaguardia delle caratteristiche naturali di qualità, sapore ed elementi nutritivi.
  • Tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità
    Si incoraggiano e sostengono le tecniche più avanzate per il miglioramento della produzione agricola e per la tutela e conservazione delle biodiversità.
  • Educazione alimentare
    Si intende sollecitare educatori, famiglie ed istituzioni impegnandole nelle ricerca di metodi didattici innovativi per un’educazione alimentare di ampia applicazione. L’educazione alimentare insegna a nutrirci bene, a scegliere i cibi più adatti alle nostre esigenze e al tipo di vita che conduciamo ed è una parte fondamentale dell’educazione sanitaria della persona
  • Solidarietà e la cooperazione alimentare
    Si favorisce la riflessione in materia di cooperazione e di assistenza allo sviluppo delle popolazioni del sud del mondo
  • L’alimentazione, lo sport e la qualità della vita
    Si ricosce il ruolo fondamentale giocato dall’alimentazione sulla qualità della vita, intesa non solo come benessere psico-fisico dell’uomo ma anche come occasione di socializzazione
  • Alimentazione nelle culture e nelle etnie
    Si propone un viaggio alla riscoperta delle civiltà culinarie. La storia alimentare è un elemento importante per la conservazione dell’identità della persona, un bisogno sempre più evidente in un mondo globalizzato.

Per promuovere e supportare la candidatura di Milano all’Expo Universale 2015, le istituzioni locali hanno costituito un insieme di Comitati per seguire tutte le fasi progettuali.

Di grande rilievo il Comitato Scientifico, atto a garantire interpretazioni e correnti di pensiero innovative per la manifestazione e formato da personalità di spicco nazionali e internazionali:

  • Roberto Schmid - Direttore dell’Istituto Universitario di PAVIA (presidente del comitato)
  • Amartya Sen - Premio Nobel 1998 per l’economia
  • Bao-Rong Lu - Esperto di ecologia e biologia evoluzionistica
  • Fabio Pigozzi - Commissione Medica CIO
  • Nagia Essayed - Membro della Commissione “Risorse Umane Scienze e Tecnologia” per l’Unione Africana
  • Zohra Ben Lakhdar - Professore di Fisica
  • Sakiko Fukuda-Parr - Economista dello sviluppo
  • Per Pinstrup-Andersen - Economista agrario
  • Ismail Serageldin - Direttore Biblioteca Alexandrina
  • Chris Lamb - Direttore del John Innes Centre di Nordwich

 

L’Expo e la Campagna del Millennio dell’ONU

Il 2015 è, infine, una data simbolica in quanto si collega alla Campagna del Millennio dell’ONU: la più importante iniziativa politica e mediatica mai intrapresa dalle Nazioni Unite per incoraggiare le nuove generazioni a debellare la povertà quale più grande violazione dei diritti umani esistente.

Il collegamento fra il tema dell’Expo con la sua declinazione in sottotemi e la Campagna del Millennio offre: la possibilità di un’alleanza strategica con l’ONU o altre Agenzie collegate che porterebbe a Milano il sostegno di organizzazioni internazionali prestigiose; la possibilità di porre come tematica centrale le esigenze dei paesi in via di sviluppo e il sostegno potenziale di un significativo numero di paesi sensibili alle sfide poste dagli obiettivi del Millennio.

Di seguito gli obiettivi della campagna:

  • Sradicamento della povertà estrema e della fame;
  • Assicurazione di un’educazione primaria universale;
  • Promozione delle pari opportunità di genere;
  • Riduzione delle mortalità infantile;
  • Miglioramento delle condizioni di salute delle madri;
  • Lotta contro l’HIV, la malaria e altre malattie endemiche;
  • Sostenibilità ambientale;
  • Sviluppo di una partnership internazionale per lo sviluppo.

 

Il logo dell’Expo 2015: l’Uomo di Leonardo

Il logo della candidatura dell’Expo 2015 di Milano è il celebre disegno “Uomo di Vitruvio” di Leonardo da Vinci, simbolo mondiale dell’uomo. Da Vinci è lo scienziato – umanista, il genio globale che per molti anni ha vissuto e lavorato a Milano, esaminando per primo con metodo scientifico i bisogni fondamentali del corpo umano, lasciando una fonte permanente di opere d’arte e di tecnica, e rivalutando la persona come elemento centrale della vita della propria comunità.

 

Milano sede ideale per l’Expo 2015

La candidatura di Milano all’Expo Universale del 2015 renderà un servizio utile a tutto il Paese, sfruttando la posizione centrale che la metropoli lombarda occupa nella rete di comunicazione e di servizi, consentirà di promuovere le eccellenze produttive, culturali e sociali dell’Italia nel mondo. La centralità della metropoli nel contesto europeo è testimoniata dalla sua collocazione al centro dell’area delimitata dal corridoio 5 Lisbona-Kiev e dalle direttrici nord-sud Genova-Rotterdam e Roma-Berlino.

Milano e il suo territorio sono il candidato ideale, in Italia e nel mondo, per l’Expo 2015 perché: sono al centro di un’area con quasi 10 milioni di abitanti, come Londra o Parigi; producono il 10% del PIL nazionale (livello pari a Bruxelles o Madrid); hanno un reddito pro-capite che è quasi il doppio di quello nazionale e un tasso di disoccupazione che è la metà di quello italiano; registrano il 40% dei nuovi brevetti d’innovazione; vendono annualmente 10milioni di biglietti per spettacoli d’arte, musica, cinema, in linea con pari abitanti, a Berlino, Amsterdam, Barcellona; sono la sede di 650 show-room di moda, in competizione con Parigi e New York; sono la capitale italiana del volontariato e del terzo settore e l’intera area metropolitana milanese è paragonabile a quella di Londra o di Parigi (la cosiddetta Città Regione di Milano conta infatti circa 9.3 milioni di abitanti).

Milano e la Lombardia vantano un metodo di “governance” già sperimentato con successo per realizzare, nei tempi previsti e rispettando il budget, grandi infrastrutture e manifestazioni fieristiche, come è stato dimostrato dalla realizzazione della Fiera di Rho-Pero e dagli accordi di collaborazione con Shanghai per l’Expo 2010. Milano e la Lombardia sono attrezzati per offrire alloggio ai visitatori di tutto il mondo e i servizi aeroportuali, già adeguati, verranno ulteriormente potenziati. Tutte le regioni italiane ospiteranno eventi preparatori e collaterali all’Expo, mentre la città lombarda e il territorio circostante avranno “percorsi d’acqua” e “percorsi di terra” specifici, cioè itinerari culturali che si snoderanno nella città e la valorizzeranno.

Milano è la città tra le non capitali a maggiore presenza consolare nel mondo (la seconda dopo NYC) e ciò dimostra il suo prestigio internazionale. Il Comune di Milano condivide un programma operativo per la promozione del Sistema Milano e della sua competitività attraverso le sedi PROMOS di rappresentanza a New York, Città del Messico, Il Cairo, Mosca, Shanghai, San Paolo e Tokio, che la rendono già presente e attiva sulla scena internazionale. A testimonianza dell’importanza che Milano riveste nel mondo, dal 1997 al 2005 la Civica Amministrazione ha avuto modo di incontrare 39 Capi di Stato e di Governo, 144 Sindaci stranieri, 75 delegazioni di governi esteri e 87 delegazioni di città. Inoltre sono stati siglati 4 accordi di gemellaggio (con le città di Betlemme, Cracovia, Melbourne e Toronto) e 10 accordi bilaterali con città straniere. Sono state compiute 60 missioni all’estero e realizzate 35 iniziative di marketing urbano.

Milano e Lombardia possono contare quindi su una rete autonoma di rapporti, in grado di promuovere e supportare attivamente la candidatura all’Expo.

Altro elemento fondamentale è l’attenzione riservata da Milano ai paesi in via di sviluppo, grazie a una forte tradizione di cooperazione decentrata. In questi anni, numerose sono state le ONG, le Onlus, le Associazioni milanesi, le Università, gli Istituti e i Centri di Ricerca che hanno beneficiato della collaborazione del comune di Milano in termini di co-finanziamento o patrocinio a progetti di cooperazione (60 in 18 Paesi). Le risorse dell’Amministrazione sono state destinate all’Europa dell’Est (22%), all’Africa (20%), all’America Latina (14%), al Medio Oriente (11%) e all’Asia (7%).

Milano sarà quindi un partner credibile anche per i Paesi in via di sviluppo, anche perché è a pieno titolo la città più multi-culturale d’Italia: gli stranieri rappresentano il 14% della popolazione e formano numerose associazioni e comunità attive sul territorio.

La città di Milano sta attraversando un radicale processo di rigenerazione urbana. La Milano del 2015 si presenterà al mondo come una delle metropoli più innovative sul piano urbanistico e dell’organizzazione degli spazi urbani, coinvolgendo alcuni tra i più famosi architetti mondiali, come Renzo Piano, Norman Foster, Arata Isozaki, Massimiliano Fuksas, Daniel Libeskind, Zaha Hadid e Ming Pei.

Milano ritiene che il successo dell’Expo 2015 si fondi sul patto tra cittadino e amministrazione e sulla capacità di lasciare un’eredità di sviluppo e una nuova identità per il territorio. Milano punta sui contenuti di valore, sia per gli obiettivi di sostenibilità (ambientale, economica, sociale), sia per esigenze più propriamente etiche e di responsabilità sociale. Non a caso per l’Expo del 2015 Milano metterà a disposizione 38.500 volontari che faranno parte a pieno titolo dell’organizzazione della manifestazione.

La candidatura di Milano si propone quindi come un cammino, da adesso al 2015, per sviluppare progetti etici legati al Food safety e al Food security, nel totale rispetto dell’ambiente e garantendo uno sviluppo sostenibile del Pianeta.

 

L’impatto dell’Expo sulla città

Situata nel cuore della pianura della Lombardia, regione più abitata e sviluppata, Milano è la principale città del nord Italia. Milano e la Lombardia rappresentano una delle quattro Regioni “Motori d’Europa”, per sviluppo economico, posti di lavoro, educazione, formazione, cura della salute, sviluppo delle reti digitali e solidarietà. Il traino dell’Expo produrrà una crescita del valore aggiunto per Milano e per l’Italia, creando nuovi posti di lavoro e nuove infrastrutture, oltre che uno slancio di solidarietà.

L’Expo 2015 sarà ecologicamente pulita, con grande recupero di aree verdi e tecnologie avanzate per la protezione dell’ambiente, ma sarà anche un’Expo solidale, con 3.000 organizzazioni di volontariato operanti in tutto il territorio di Milano e Lombardia. L’Expo sarà, inoltre, completamente digitalizzata per facilitare i visitatori dal reperimento delle informazioni all’acquisto dei biglietti.

Milano è il secondo comune agricolo d’Italia e contribuisce per il 22% all’export italiano nel settore agricolo. La città si trova al centro del territorio lombardo, con circa 62.000 aziende agricole e 73.000 impiegati, la sua area è al primo posto tra le regioni italiane per contributo alla produzione agricola nazionale; rispetto alla media, infatti, realizza un valore quasi doppio di produzione (La provincia milanese fornisce circa il 37% del latte prodotto a livello nazionale), inoltre l’agricoltura biologica costituisce in queste zone una punta di diamante.

 

L’ente Fiera di Milano: una garanzia di competenza

Milano, con la sua forte cultura fieristica e di esposizione e il suo spirito innovativo e improntato sul know-how, vanta una capacità organizzativa e di finanziamento consolidata già da un secolo (per fare un esempio, la Triennale di Milano è l’unica istituzione culturale al mondo riconosciuta permanentemente dal BIE).

La Fiera di Milano rappresenta un patrimonio di competenze riconosciuto a livello internazionale, in grado di fornire ottime garanzie su un’eventuale organizzazione dell’Expo 2015. Fondazione E.A. Fiera Internazionale di Milano è azionista di controllo del Gruppo Fiera Milano, è leader in Italia nel settore dell’organizzazione di fiere, eventi e congressi e tra le prime 5 più importanti organizzazioni fieristiche al mondo. Fiera Milano è proprietaria di due quartieri espositivi che rappresentano uno dei più vasti e avanzati sistemi fieristici al mondo ed è il polo fieristico ad aver venduto la maggior quantità di spazi per manifestazioni a livello europeo nel 2004 (con la sola struttura di Fiera Milano City), dimostrando un tasso elevato di utilizzo dell’impianto.

La competenza organizzativa di Fiera Milano rappresenta un fattore di eccellenza di Milano e dell’Italia nel mondo. Non a caso, Fiera Milano S.p.A è protagonista di un accordo di importanza strategica con la Cina, che la vede in prima linea nella collaborazione con il Comitato Organizzatore dell’Expo di Shanghai 2010. A sua volta, il Comitato organizzatore di Shanghai ha già stretto un accordo con Milano per il “trasferimento di competenze” in vista dell’Expo del 2015. A seguito di tale accordo, è stato proposto un portafoglio di servizi (consulenza e formazione) a supporto della società World Expo 2010, che si è tradotto in un accordo di cooperazione reciproca nel corso della recente missione in Cina organizzata dalla città di Milano.

L’Expo aprirà il 1 maggio e chiuderà il 31 ottobre 2015. In base alle stime effettuate e al flusso di visitatori previsto, è realistico calcolare un gettito fiscale complessivo per lo Stato non inferiore a 2,5 miliardi di euro. Considerando le spese di investimento e gestione, l’impatto dell’Expo sull’economia milanese e italiana sarà considerevole: oltre ai nuovi 65.000 posti di lavoro, Milano avrà nuove infrastrutture e spazi verdi ben curati e gran parte dei manufatti realizzati (musei, spazi espositivi ecc) potranno essere immediatamente riutilizzabili per altri scopi.

Il risultato sarà un fermento culturale sempre crescente e il rilancio della metropoli a livello mondiale con il conseguente ri-posizionamento della città tra le metropoli e le capitali di tutto il mondo.

 

Da Comitato Candidatura Milano Expo 2015 (http://www.milanoexpo-2015.com/)